Si parla di finta malattia quando un dipendente sta a casa dal lavoro, invia il certificato medico anche se non sta male e poi esce di casa. Va chiarito subito che un dipendente ha diritto a stare casa anche se non è moribondo. Infatti, possono esserci altre circostanze che richiedono riposo come un notte passata in bianco, un periodo di stanchezza da recuperare, i figli malati etc. Quello che però un dipendente a casa per malattia non può fare è uscire di casa. Ci sono delle cosiddette fasce orarie da rispettare durante le quali il dipendente deve essere a casa. I controlli sulle malattie sono affidati al medico del lavoro che può andare a domicilio durante queste fasce orarie a controllare che il dipendente sia effettivamente lì. Purtroppo, il medico del lavoro spesso ha molto lavoro da svolgere e non riesce a passare da tutti. Spesso si basa unicamente sulle denunce fatte dai datori di lavoro, gli unici che possono richiedere accertamenti di questo tipo. Gli altri dipendenti che sospettano che un collega sia a casa dal lavoro senza motivo, possono farlo presenta al datore di lavoro oppure possono anche rivolgersi a un’agenzia investigativa. Lo stesso fanno i datori di lavoro dopo che il medico del lavoro ha ignorato le loro denunce.
Quali sono i segnali
Non è poi così difficile individuare una persona che invia finta malattia. Ci sono alcuni segnali inequivocabili che gli esperti di investigazioni private indicano per esser più sicuri dei propri sospetti. Anzitutto, il dipendente prende sempre tutti gli anni tutte le ferie che può, senza mai lasciare, nemmeno per sbaglio, un giorno in avanzo. Spesso la malattia viene inviata a ridosso del weekend come per volerlo allungare, dopo le festività e anche dopo le normali ferie. Sono tutti metodi per allungare il periodo a casa dal lavoro venendo pur sempre pagati anche se non si sta male.
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